A.T.E. odv alla FIERA DI S. ORSO

Sono le 7,45 del 31 gennaio 2020 e a Porta Nuova il gruppo inizia a formarsi. Escono gli addetti al servizio della SALA BLU e ci accodiamo a Livio, andiamo al binario 19 e veniamo sistemati tutti nella prima carrozza.
A Chivasso salgono Giuly e Antonella. Ecco ora ci siamo tutti. Si chiacchiera, si scherza, si guarda il panorama che scorre via dai finestrini. Siamo quasi arrivati ad Ivrea, qui dovremo cambiare treno e trovare i posti a sedere per tutti e 32 i componenti della nostra bella compagnia.
All’arrivo ad Aosta una marea di gente scende con noi e ci mescoliamo ad altrettanta che troviamo nella piazza Chanoux e nelle vie del centro dove si svolge la fiera. Le pausa caffè per tutti ci porta via un oretta che aggiunta alla mezzora di ritardo del treno e alla circolazione a senso unico nelle strade non ci consentono di completare la visita guidata prevista. La nostra guida Monica si dispiace molto perché aveva previsto un percorso adatto a noi, ma il tempo perso e l’impossibilità di andare contro il fiume di persone non ci consentono di vedere tutto. Ritornando sui nostri passi seguiamo il traffico pedonale nel senso corretto, fermandoci a vedere le bancarelle piene di oggetti artigianali di legno e pietra.
Nonostante il gruppo numeroso e la folla immensa non ci perdiamo. La bandierina di riferimento bella in alto, Clara, Sandro e Lucio di vedetta, Sante e Andrea chiudono la fila arriviamo davanti al ristorante in orario. Dopo aver scattato una bella foto di gruppo entriamo nell’Hostaria del Calvino e prendiamo posto ai tavoli a noi riservati.
Un bel locale accogliente, un servizio veloce ed impeccabile, bagni idonei per i nostri utenti.
Mentre si conversa, si ride e si beve gustiamo un ottimo risotto con pere martin sec e fonduta, carbonada con polenta, dolce e caffè. Porzioni giuste di cui rimangono tutti contenti.
Ritorniamo in strada e percorrendo altre vie ritorniamo a piazza Chanoux dove ci fanno entrare in modo privilegiato nella tensostruttura e li possiamo apprezzare dei pezzi unici di arredamento in legno massello e tanti oggetti artistici frutto della grande fantasia e manualità degli artigiani valdostani.
Infine raggiungiamo la stazione dove troviamo il Sig. Maurizio, gentile capotreno di Trenitalia, ad aspettarci. Ci ha riservato mezza carrozza. Tutti prendiamo posto e ed il Sig. Maurizio mi comunica, nel caso fossimo incorsi in alcun problema, avrei potuto chiamarlo e sarebbe intervenuto. Un servizio così accogliente da parte di Trenitalia non mi era mai capitato. Dopo il cambio treno a Ivrea raggiungiamo Torino. Il gruppo unito e compatto ha sperimentato (anche se breve) una nuova esperienza.

Ognuno ha portato a casa un‘emozione, un oggetto di legno, una visione diversa del paesaggio, una capacità nuova di affrontare la folla senza perdersi, appoggiandosi al gruppo.
Per me una grande soddisfazione anche nel confermare, alle varie richieste, che certamente organizzeremo altre uscite e che faremo ancora delle feste perché ci piace stare insieme, condividere gioia e difficoltà, ascoltarci, emozionarci e divertirci.

Laura